Cos’è il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa è il provvedimento con cui un datore di lavoro può interrompere immediatamente il rapporto di lavoro senza preavviso, quando il comportamento del dipendente è talmente grave da minare il rapporto fiduciario tra le parti.
Questo tipo di licenziamento è previsto dall’art. 2119 del Codice Civile e può essere disposto anche nei contratti a tempo determinato, a prescindere dalla loro scadenza.
La giurisprudenza ha individuato nel tempo vari casi che possono giustificare un licenziamento per giusta causa, tra cui:
Furto o appropriazione indebita sul luogo di lavoro
Violenza o minacce verso colleghi o superiori
Abbandono ingiustificato del posto di lavoro
Falsificazione di documenti aziendali
Uso improprio di strumenti aziendali per fini personali
È però importante sottolineare che ogni caso va valutato singolarmente, considerando anche la proporzionalità tra il comportamento e la sanzione.
La procedura da seguire
Cos’è il licenziamento per giusta causa?
Il licenziamento per giusta causa è il provvedimento con cui un datore di lavoro può interrompere immediatamente il rapporto di lavoro senza preavviso, quando il comportamento del dipendente è talmente grave da minare il rapporto fiduciario tra le parti.
Questo tipo di licenziamento è previsto dall’art. 2119 del Codice Civile e può essere disposto anche nei contratti a tempo determinato, a prescindere dalla loro scadenza.
La giurisprudenza ha individuato nel tempo vari casi che possono giustificare un licenziamento per giusta causa, tra cui:
Furto o appropriazione indebita sul luogo di lavoro
Violenza o minacce verso colleghi o superiori
Abbandono ingiustificato del posto di lavoro
Falsificazione di documenti aziendali
Uso improprio di strumenti aziendali per fini personali
È però importante sottolineare che ogni caso va valutato singolarmente, considerando anche la proporzionalità tra il comportamento e la sanzione.
La procedura da seguire
Il datore di lavoro, prima di procedere al licenziamento, deve rispettare la procedura disciplinare prevista dallo Statuto dei Lavoratori (art. 7, Legge 300/1970):
Contestazione disciplinare scritta, con descrizione chiara del fatto contestato
Facoltà per il lavoratore di difendersi, anche con l’assistenza di un legale o sindacato
Emissione del provvedimento, solo dopo aver valutato le giustificazioni fornite
Il mancato rispetto della procedura può rendere illicito il licenziamento, anche se la giusta causa sussiste.
Cosa può fare il lavoratore licenziato
Se ritieni di essere stato licenziato senza una reale giusta causa, puoi agire legalmente per ottenere:
Reintegrazione nel posto di lavoro, nei casi più gravi
Indennità economica commisurata all’anzianità di servizio
Risarcimento del danno, se il licenziamento ha avuto conseguenze patrimoniali o personali
È fondamentale agire entro 60 giorni dalla ricezione della lettera di licenziamento, impugnando formalmente l’atto.